Informazioni personali

Vivo a Venezia e sopravvivo a Padova. Organizzo eventi culturali . Ho pubblicato, tra le altre opere, Giordano Bruno (Guida 1982), Ladri di noi stessi (Colonnese 1992) e Ping-pong a Venezia (Colonnese, 2002). Collabora con grandi artisti, soprattutto Riccardo Dalisi.
"Il problema con le donne è che quando si creano un uomo nuovo tendono a distruggere quello vecchio, e sappiamo tutti e due che le donne non valgono granchè come artiste" Charles Bukowski

Copertina

martedì 4 novembre 2008

Prima Recensione

“Tra le gambe solo nylon”. Sottotitolo “Il libro più odiato dalle donne”. Non è un libro in versi, neppure un racconto di vita. O meglio, sono tutti e due assieme, sono le “Memorie” di un Giacomo Casanova incazzato nel 2008 e l’inventiva asciutta e allappante di Charles Bukowski. Un po’ Carver, un po’ Totò, Andrea Gerardo Nappi trova in quarantatre istantanee di vita, la forza di riprendersi il diritto di incazzarsi: incazzarsi contro le donne di legno, incazzarsi contro gli sfacciati ladri di idee, incazzarsi contro una città (Padova) che non lo accetterà mai del tutto.
Per fare questo scopre la forma di una poesia libera che schizza vita da ogni parte, una poesia che non ha tradizione in Italia e che aborrisce, quasi per dogma, tutto ciò che è sentimentalismo (non sentimento). Sono quadri di una vita passata tra Napoli, Padova e Venezia, tra avventure sessuali senza futuro, particolari di una giovinezza feroce e un presente da saggio irrazionale.
La polemica non è il suo cuore. Nonostante il titolo, nonostante la postilla che lo segue. In questo libro non c’è né odio né livore per le donne, forse un po’ di delusione verso qualcuno che non si riesce più a capire, ma si continua a volere bene. È questo che manda in bestia Andrea Gerardo Nappi, creativo assoluto che può passare da un esordio come “Giordano Bruno” (Guida, 1982) ad organizzare con una manciata di euro un Carnevale da far invidia a Venezia. Nappi racconta la donna d’oggi con gli occhi non di un Don Giovanni d’antan ma con quelli di un amato incompreso, di un Casanova che amava tutte le sue donne, le prendeva serve e le faceva regine.
Non c’è più rifugio, non c’è più conforto in mezzo alle gambe di una sconosciuta di cui ci si innamora con sincerità e perdutamente (per cinque minuti), c’è solo il nylon di una società colpita “da un calo spaventoso del potere d’uso del cazzo”.
“Tra le gambe solo nylon” (Meridiano Zero Editore), nonostante tutto, è un libro per chi le donne le vuole ancora amare.

4 commenti:

lucreziaborgia ha detto...

Oggi ci ribelliamo tutti contro qualcosa, Andrea Nappi si ribella contro il perbenismo inutile e lo fa andando direttamente al nocciolo..Il paragone con Casanova l'ho trovato molto interessante, magari nei nostri giorni ci fosse qualcuno che ci facesse diventare regine (almeno per un giorno:)...lascio la parola ai maschi:)

andrea ha detto...

se guardiamo attorno siamo diventati amorfi.in mezzo alla crisi economica e politica, non saprei quale catalogare più grave delle due, quelli che reagiscono e s'incazzano sono pochi.riservarsi il diritto di protestare contro la sinistra con la sua fobia per la sicurezza, la destra che attualmente gode il successso del berlusconismo, è di tutti noi.come dice nappi:"aprirsi all'infinito,
a sentirsi parte del tutto" e per questo bisogna prendere una posizione: in or out.

Anonimo ha detto...

Leggendo queste righe mi viene proprio voglia di comperare sto libro, spero si riesca a far arrivare anche a Roma. Non leggo tanta poesia ma questo sembra speciale

Anonimo ha detto...

Anch'io vorrei sapere dove poterlo acquistare...sono di Merano